DPL Mediazione & Co. - La mediazione civile e commerciale

La Mediazione civile e commerciale

DPL Mediazione & Co. è un organismo di mediazione civile e commerciale, iscritto presso il Ministero della Giustizia al n. 1075 del registro degli organismi deputati a gestire tentativi di conciliazione.
DPL Mediazione & Co. garantisce l'inserimento della domanda di mediazione attraverso una apposita area riservata, ma anche tramite sistemi tradizionali come e-mail, pec o fax.
L'organismo di mediazione è strutturato anche per lo svolgimento di mediazioni a distanza con sistemi di video-conferenza.

Avviare una mediazione con DPL Mediazione & Co. è semplicissimo!

Le proponiamo le seguenti alternative:

Accesso all'area riservata(clicca per accedere)Con le Sue credenziali potrà in pochi minuti depositare la domanda e seguire lo stato della sua mediazione. Potrà inoltre selezionare la data del primo incontro, collegandosi al calendario dell'organismo e verificando le disponibilità. Tramite la nostra area riservata gratuita, potrà usufruire di tutti i nostri servizi in modo semplice e veloce.

Download del modulo della domanda di mediazione
Domanda di mediazione
- Allegato A alla domanda: ulteriori parti
- Allegato B alla domanda: ulteriori difensori
da compilare e inviare tramite:
- mail: info@dplmediazione.it
- pec: dplmediazionesrl@legalmail.it

Che cos'è la mediazione ?

La mediazione è una procedura di risoluzione delle controversie alternativa alla giustizia ordinaria, nella quale un mediatore terzo e imparziale, aiuta due o più parti a trovare un accordo che soddisfi al meglio le loro esigenze e i loro bisogni.
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Come disciplina il Decreto Legislativo 28 del 4 marzo 2010, attraverso la mediazione, le parti in conflitto possono risolvere controversie civili e commerciali, vertenti su diritti disponibili ed in particolare:

Mediazione obbligatoria: la legge prevede l'obbligo, prima di adire la giustizia ordinaria, di esperire un tentativo di mediazione nelle seguenti materie:
- affitto di azienda
- condominio
- contratti assicurativi, bancari e finanziari
- contratti di associazione in partecipazione
- contratti di franchising
- contratti di consorzio
- contratti d'opera
- contratti di rete
- contratti di somministrazione
- contratti di subfornitura
- diritti reali
- divisione
- locazione e comodato
- opposizione decreto ingiuntivo
- patti di famiglia
- risarcimento danni da responsabilità medica e sanitaria
- risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa o con altri mezzi di informazione
- società di persone
- successioni ereditarie

Mediazione facoltativa: è rimessa alla libera volontà delle parti. In tali casi, le parti sono libere di partecipare senza l'assistenza legale oppure assistite da qualsiasi altro professionista. Tra le materie non obbligatorie ricordiamo: recupero crediti (commerciali, condominiali, privati), risarcimento danni, appalto, prestazione d'opera manuale e intellettuale, contestazione di lavori, contratti d'agenzia.

Mediazione demandata dal giudice: quest'ultimo invita le parti a risolvere il loro conflitto davanti agli organismi di mediazione. Le parti sono obbligate ad esperire il tentativo di conciliazione.

Mediazione contrattuale: è prevista da un'apposita clausola contrattuale o statutaria.

Come si svolge la mediazione ?

La procedura di mediazione si svolge senza formalità, in tempi brevi (entro tre mesi dal deposito della domanda) e con costi certi e contenuti.
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Per la mediazione, come per il giudizio ordinario, esiste la competenza territoriale; ciò significa che le domande di mediazione devono essere presentate presso un Organismo sito nel luogo del giudice territorialmente competente per la controversia in questione.
Nella mediazione viene garantita la massima riservatezza: tutti coloro che intervengono a qualunque titolo nel procedimento sono tenuti a mantenere la riservatezza in merito alla stessa e, salvo diverso accordo tra le parti, ogni informazione acquisita e dichiarazione resa nel corso di tutta la procedura non potrà essere utilizzata in un futuro giudizio che verta sulla medesima controversia.

I costi

La mediazione è una procedura dai costi predeterminati e contenuti e le tariffe sono fissate secondo le indicazioni del D.M. 145/2011 e s.m.i..
In base al DM del 1 agosto 2023, vi è il riconoscimento di un credito di imposta, ex art. 20, commi 1-2, del Decreto Legislativo 28/2010 che riconosce alle parti:

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ipotesi A) in caso di raggiungimento dell’accordo
1) Credito di importa commisurato all’indennità corrisposta agli ODM fino al raggiungimento di €600,00
2) Se la mediazione è condizione di procedibilità, anche un ulteriore credito di imposta commisurato al compenso corrisposto all’avvocato per l’assistenza alla procedura di mediazione (nei limiti previsti dai parametri forensi) fino concorrenza di €600,00.

Limite complessivo di massimo €600,00 per procedura, per un massimo annuo di
i) €2.400,00 per le persone fisiche;
ii) €24.000,00 per le persone giuridiche.

ipotesi B) in caso di mancato raggiungimento dell’accordo
I crediti di imposta, come precisati alla lettera A), sono ridotti alla metà.

Inoltre, si aggiunge: Ipotesi C)
in caso di estinzione del giudizio a seguito di raggiungimento dell’accordo di mediazione, un credito di imposta commisurato al contributo unificato versato dalla parte in giudizio fino a concorrenza di euro 518,00.
Apri la tabella DPL dei costi per mediazioni volontarie Apri la tabella DPL dei costi per materie obbligatorie Apri le tabelle ministeriali dei costi

Incentivi Fiscali

Tutti gli atti, documenti e provvedimenti relativi al procedimento di mediazione sono esenti dall’imposta di bollo e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie e natura.

Il verbale contenente l’accordo di conciliazione è esente dall’imposta di registro entro il limite di valore di € 100.000, altrimenti l’imposta è dovuta per la parte eccedente.

In caso di possesso dei requisiti per l’ammissione al gratuito patrocinio di cui all’art. 15ter del D.lgs 28/2010 ss. mm. ii., come modificato dalla Legge 149/2022, l’interessato può fare domanda di ammissione al COA (Consiglio dell’Ordine degli Avvocati) ove ha sede l’Organismo di Mediazione competente. La delibera di ammissione deve essere inviata all’ODM ai fini dell’esenzione dal pagamento delle spese di mediazione.

In caso di mediazione di cui all’art. 5 comma 1 del Decreto Legislativo 28/2010 e se sussistono i presupposti di cui all’art. 15 ter del medesimo decreto legislativo, la parte può chiedere di essere ammessa al patrocinio a spese dello stato al fine di proporre la domanda o di partecipare al relativo procedimento (art. 15-quater “istanza per l’ammissione anticipata”).